La Basilica di Santa Maria della Salute
 
    A Venezia, alla bocca del Canal Grande, la Basilica di Santa Maria della Salute si erge maestosa e inconfondibile nel panorama della città.
È una delle più belle e importanti chiese di tutta Venezia, testimonianza del profondo amore e della riconoscenza dei veneziani verso la Madonna, che li liberò dal contagio della peste del 1630.
Fu costruita tra il 1631 e il 1687 come ringraziamento per la liberazione dalla peste, che nel 1630 causò la morte di 40.000 veneziani.
La città decise quindi di erigere una chiesa dedicata alla Vergine Maria come segno di gratitudine.
Questo imponente edificio sacro, con la sua gigantesca cupola, si erge su oltre 100.000 pali di legno e può essere ammirato già da Piazza San Marco.
Purtroppo solo pochi visitatori si prendono il tempo di attraversare il canale per scoprirne l’interno, che merita davvero una visita.
Sui gradini d’ingresso di Santa Maria della Salute si gode una vista spettacolare sul centro di Venezia: Piazza San Marco, il Palazzo Ducale, la Basilica di San Marco e il Campanile si possono ammirare da una prospettiva diversa ma altrettanto affascinante!
Se hai la fortuna di visitare Venezia il 21 novembre, potrai partecipare alla tradizionale Festa della Madonna della Salute, durante la quale migliaia di veneziani si recano in pellegrinaggio alla Basilica per chiedere alla Vergine protezione da malattie e disgrazie. In questa occasione viene costruito un ponte galleggiante sul Canal Grande per permettere ai fedeli di attraversarlo e pregare.
L’IMPORTANZA DI SANTA MARIA DELLA SALUTE

Sacralità e memoria: sono questi i due sentimenti più intensi che si respirano varcando la soglia di questa chiesa.
Nel giorno della festa della Madonna della Salute, la città intera si unisce in un atto sacro e senza tempo di ringraziamento collettivo.
Il cardinale Giuseppe Roncalli, poi Beato Giovanni XXIII, in un messaggio ai veneziani, espresse così la sua devozione alla Madonna della Salute:
«Per cinque anni consecutivi abbiamo avuto la speciale grazia di partecipare con voi e presiedere le celebrazioni annuali della Madonna della Salute, legate al voto espresso dai vostri padri nel 1630, in un momento di grande dolore per una terribile malattia… Dal mattino di questo giorno contempliamo spiritualmente il vostro festoso pellegrinaggio al grande tempio della Salute, da questo colle Vaticano, che alla fine del mese dedicato al Rosario ci ha portato la misericordiosa bontà del Signore».
Questo tributo alla Vergine ha un ruolo fondamentale nella vita religiosa della Venezia cattolica.
Chi arriva in laguna dal mare non può che restare colpito dalla vista della Basilica di Santa Maria della Salute, la cui immensa cupola domina l’isoletta tra il Bacino di San Marco e il Canal Grande.
LA STORIA DI SANTA MARIA DELLA SALUTE

La splendida basilica è dedicata alla Vergine Maria e conserva straordinari esempi di arte sacra, tra cui dipinti di Tintoretto e Tiziano. I veneziani la chiamano affettuosamente “La Salute”.
Fondata nel 1630 come voto per la fine della peste, la costruzione richiese ben 57 anni a causa del terreno instabile e fangoso su cui poggia.
Per stabilizzare la struttura furono usati migliaia di pali di legno, mentre le otto facciate esterne si distinguono per la combinazione di pietra d’Istria e marmorino (una miscela di polvere di marmo e calce).
Si possono ammirare le statue dei quattro evangelisti sulla facciata principale e la figura della Vergine che, dal timpano, veglia sulla città.
L’architettura della basilica è ricca di simbolismi che richiamano la Vergine: la cupola rappresenta la sua corona e l’interno della chiesa il suo grembo.
Nel simbolismo religioso e politico veneziano, la città è sempre stata associata alla Madonna. Durante l’assedio del 1509, ad esempio, il Doge Leonardo Loredan definì Venezia “vergine inviolabile tra le lagune”.
All’interno, vale la pena soffermarsi davanti alla statua bizantina della Madonna col Bambino sull’altare maggiore e ammirare i soffitti affrescati da Tiziano, che raffigurano scene bibliche.
LA PESTE E SANTA MARIA DELLA SALUTE

Venezia fu più volte colpita dalla peste, essendo una città di commerci e di porti.
Ma quella del 1630 fu particolarmente devastante.
Gli ospedali per la quarantena non riuscivano più a contenere i malati, molti dei quali rimasero nelle proprie case, spesso senza medici né medicine. Le scorte di cibo e rimedi finirono presto, e persino i morti restavano insepolti, diffondendo ulteriormente il contagio.
Il 26 ottobre 1630 il Doge fece voto alla Vergine: avrebbe costruito una chiesa dedicata a Santa Maria della Salute e ogni anno, in quel giorno, la città sarebbe andata in pellegrinaggio per ringraziare della liberazione.
Baldassarre Longhena fu scelto come architetto e il 1° aprile 1631 venne benedetta la prima pietra. I lavori iniziarono nel 1633 e durarono a lungo: la chiesa fu aperta al culto nel 1653 ma consacrata solo nel 1687.
“Una macchina rotonda come mai se n’è vista”. Così Longhena descrisse con orgoglio il suo progetto.
L’architetto morì nel 1682, a 86 anni, senza vedere completata la sua opera, ma lasciò alla città uno dei capolavori più belli e fantasiosi dell’architettura barocca.
La Basilica di Santa Maria della Salute si trova sul Canal Grande, proprio all’ingresso del Bacino di San Marco, ed è facilmente raggiungibile in vaporetto. È aperta tutti i giorni e l’ingresso è gratuito; si paga solo una piccola offerta per visitare la sacrestia.

